Va in onda stasera su Sky arte la seconda puntata della serie documentario, ambientata al Lincol Center di New York, che segue un intero anno accademico dei giovani aspiranti artisti della Juilliard School. Senza dubbio è la scuola di arti performative più famosa al mondo in cui si coltivano sogni, aspirazioni, grandi progetti e dove le piccole delusioni e le grandi battaglie sono all’ordine del giorno.

Fondata nel 1905 la Juilliard nasce per contrastare l’incessante flusso migratorio di apprendisti musicisti verso la vecchia Europa e già alla sua apertura contava più di 500 iscritti. William Schuman fu tra i primi presidenti della scuola, ma si può stilare un lungo elenco di nomi prestigiosi che hanno frequentato i corsi prima di diventare stelle di fama mondiale tra cui: il jazzista Miles Davis, gli attori Robin Williams, Val Kilmer e Kevin Spacey, il compositore francese Olivier Greif  e in veste di “special students ” Pina Bausch e Josè Limòn.

Ad oggi la scuola conta 850 studenti provenienti da 40 paesi e dando un’occhiata al sito ufficiale della scuola si trovano numeri impressionanti riguardo al successo e agli obiettivi prestigiosi raggiunti dagli allievi, per darne un esempio sono stati vinti: 105 Grammy Awards, 62 Tony Awards, 47 Emmy Awars, 26 Bessie Awards, 24 Academy Awards, 16 premi Pulitzer e 12 Medaglie nazionali per l’Arte. Certo questi numeri non vogliono dimostrare l’infallibilità del piano di studi al punto da sfornare solo stelle, ma confermano che laddove il talento va a braccetto con una buona preparazione e con il sostegno di una eccellente équipe di professionisti il futuro non può che spalancare le porte alle opportunità.

Rendere gli studenti consapevoli delle proprie capacità artistiche e dare loro gli strumenti per raggiungere il più alto obiettivo possibile sfidando se stessi e il mondo e supportandoli finanziariamente in caso di necessità con ingenti borse di studio; garantire un’impeccabile e innovativa formazione in modo da alimentare un talento innato dai banchi di scuola fino al palcoscenico: questa è la missione della Juilliard.

Stasera è concesso ipnotizzarsi davanti al televisore abbandonando tutto il resto per scoprire la scuola che ha ispirato i più famosi film di danza da Fame Save the last dance fino a Flash Dance.  Spiare dal buco della serratura il lungo viaggio verso il successo di giovani talenti dà emozioni fortissime e vedere chi ce la farà e chi no a realizzare un sogno magari darà sostegno e forza a chi proprio qui, in Italia, ce la sta mettendo tutta per realizzare il suo.

Juilliard30 - Credited

questo è link per le audizioni: http://www.juilliard.edu/apply-audition

Manuela Barbato

 

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