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BARCELLONA – Molti professionisti come Tamara Rojo, Nacho Duato, e José Carlos Martínez denunciano da anni la situazione lavorativa di molti danzatori in Spagna. Spesso si pensa alla danza non come ad una professione ma come ad un piacevole passatempo da ricchi e questa è la visione purtroppo che esiste in quei paesi dove non esiste ancora la professione di danzatore.
In Spagna ogni anno diminuiscono sempre piu’ i finanziamenti al Instituto Nacional de Artes Escénicas e di conseguenza anche la Compañía Nacional de Danza non è un lavoro sicuro per i danzatori che hanno uno stipendio di soli 900 euro al mese e che ogni anno sono costretti a firmare un accordo con INAEM per poter ricevere il pagamento delle ore extra. Per fortuna non è così ovunque basta spostarsi in Francia dove i danzatori del Ballet de la Ópera de París guadagnano 2.565 euro al mese come corpo di ballo e dove i protagonisti arrivano a guadagnare fino a 7.000 euro, senza poi pensare al New York Joffrey Ballet dove si arriva a 35.585 dollari all’anno.
Questi sono i grandi e piccoli numeri delle grandi compagnie ma esistono piccole realtà private che per lo piu’ sono la maggioranza che ne fanno contratti e che fatturano il falso.
In una situazione dove il danzatore non è tutelato molti hanno quindi scelto di lasciare la Spagna per realtà piu’ sicure come il Belgio o l’ Olanda dove i danzatori sono protetti da un sindacato, dove si puo’ vivere di danza.
Bisogna ripartire dalla danza per far crescere la danza.

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